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La storia del Monte Vallassa

Il Monte Vallassa è una montagna di 802 metri di altezza situata al confine tra il Piemonte e la Lombardia. Si trova nella catena dell’Appennino Ligure, tra le valli Staffora e Curone. La sommità del Monte Vallassa è un sito archeologico, si possono trovare affioramenti fossiliferi databili a più di 8 milioni di anni fa, il visitatore attento può osservare sulle rocce i resti fossili di conchiglie e cetacei che narrano di un passato preistorico quando queste terre (e l’intera Pianura Padana) non erano altro che il fondale di un mare.

Resti fossili

Le prime presenze umane sul Monte Vallassa risalgono all’età della pietra. Nel Neolitico medio (4900-4300 a.C.) e sono legate a forme di transumanza stagionale da parte di agricoltori. Già nell’Età del Rame, e successivamente nell’Età del Bronzo, la sua sommità era occupata stabilmente da un insediamento fortificato, un “castellaro” ligure. Scavi archeologici hanno portato alla luce antiche strutture e numerosi manufatti, tra cui ceramiche, armi e utensili.

Tra la seconda metà del V secolo e la prima metà del IV a.C. una consistente risistemazione dei terrazzamenti artificiali precede l’impianto di un nuovo villaggio, che raggiunge l’estensione di circa e ettari che prospererà fino alle soglie della romanizzazione. Nel IV secolo a.C. la presenza di attività artigianali legate alla lavorazione dell’argilla per la produzione di recipienti fabbricati senza l’ausilio di tornio, è provata dal recente ritrovamento dei resti di una fornace e di numerosi scarti di cottura.

Dal Medioevo ai giorni nostri

Nel Medioevo, il Monte Vallassa fu teatro di numerosi scontri tra le popolazioni locali e le forze di occupazione. Nel 1302, ad esempio, le truppe del marchese di Saluzzo Ghigo VII sconfissero le truppe del conte di Pavia Azzone Visconti in una battaglia combattuta proprio ai piedi del monte. Nel corso dei secoli, il Monte Vallassa ha rappresentato un importante punto di riferimento per le popolazioni locali. Era un luogo di pastorizia, di caccia e di raccolta di legna. Era anche un luogo di culto, come testimoniano le numerose chiese e cappelle che si trovano ai suoi piedi.

Oggi, il Monte Vallassa è una meta popolare per gli escursionisti e gli amanti della natura. La sua cima offre una splendida vista sui dintorni, tra cui le valli Staffora e Curone, le colline della Lomellina e le montagne dell’Appennino Ligure.

Il versante nord del monte è caratterizzato da una serie di grotte, tra cui le Grotte di San Ponzo. In queste grotte, nel IV secolo, visse a lungo il santo eremita Ponzo. Oggi, la grotta più ampia è occupata da una graziosa cappella in pietra, ed è un frequentato luogo di pellegrinaggio.

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