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Volpedo: un diamante tra arte e tradizione

Famoso per aver dato i natali al pittore Giuseppe Pellizza e celebre per la secolare tradizione della propria frutticoltura (la Pesca di Volpedo è un prodotto celebre in tutta la nazione), Volpedo è stato inserito nell’elenco dei Borghi più belli d’Italia.

Il paese si trova allo sbocco in pianura padana del torrente Curone, con la pianura che si apre a nord e le colline che contornano la valle a sud, dominate dalla vista del Monte Giarolo. Il nucleo storico sorge su una collinetta sulla sponda destra del torrente, attorno alla quale vennero costruite le mura del castrum, la quale si allunga verso il corso d’acqua, costituendo un punto di guado verso la sponda opposta, su cui infatti è stato edificato il ponte.

Principale monumento del paese è la pieve romanica, già citata in documenti del X secolo, rimaneggiata nel XV secolo. All’interno si trovano affreschi pregevoli, attribuiti alla scuola dei tortonesi fratelli Manfredino e Franceschino Boxilio.

Il centro storico ancora oggi presenta i segni di un medioevo e di un rinascimento che hanno visto il comune protagonista della storia locale, dimostrandosi una meta ideale non solo per gli appassionati di escursioni e turismo enogastronomico, ma anche per i viaggiatori amanti di storia e turismo religioso.

Ciò che rende sicuramente celebre Volpedo è il fatto di aver dato i natali al pittore Giuseppe Pellizza (1868-1907), uno dei pittori italiani più importanti del suo tempo, noto al grande pubblico soprattutto per essere autore della celebre tela “Il Quarto Stato”. Pellizza fece la scelta di vivere e lavorare nel paese in cui era nato e, in segno di attaccamento alla sua terra, di aggiungere alla sua firma “da Volpedo”.

Nel 1966 le figlie donarono al Comune lo studio-atelier, ricco di importanti testimonianze sulla sua vita e produzione artistica e suo luogo di lavoro, studio che verrà poi aperto al pubblico nel 1994.

Dallo studio parte idealmente un itinerario che mette a confronto la Volpedo odierna – non più di tanto compromessa dall’espansione edilizia – con quella delle tele del pittore, per un percorso in grado di toccare l’antica pieve ed il giardino che la circonda (raffigurato ne l’Idillio primaverile), la via che porta a palazzo Malaspina, quella della chiesa parrocchiale, la piazza del municipio (raffigurata in Piazza di Volpedo) ed altri luoghi ancora.

Dieci riproduzioni di opere dell’artista, in grande formato, segnano le tappe di questo ideale percorso, che racconta la storia, la tradizione e la magia di un comune a pochi passi da Ca’ del Monte, raggiungibile in giornata, per un’escursione tra storia, arte e sapori!

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